Col Sassoso Grasparossa DOC - CAVICCHIOLI

Oltre al classico abbinamento con i salumi, Col Sassoso, grazie alla sua buona struttura, si può abbinare anche a primi piatti con sughi saporiti, come il ragù, con gli arrosti di carni rosse e con i formaggi di media stagionatura.

L'uva del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, ultimo a maturare tra i lambruschi modenesi, viene raccolta nella seconda metà di ottobre: dopo la fermentazione alcolica con lieviti indigeni, avviene la rifermentazione spontanea di 4-5 settimane. Nella grande famiglia dei lambruschi, il Grasparossa Col Sassoso di Cavicchioli si distingue per la sua struttura e per gli invitanti sentori speziati. Rosso rubino intenso con riflessi violacei, spuma vivace; il profumo è intenso, vinoso, con un fondo di spezie. In bocca è ben strutturato, con un'aroma di frutti rossi e un finale leggermente astringente.

“Cavicchioli 1928”: una scelta ben precisa, quella di inserire nel logo aziendale la data in cui tutto ha avuto inizio, quasi come a sottolineare che è da oltre ottanta anni che la famiglia Cavicchioli è dedita all’arte di produrre vino. Oltre ottanta anni durante i quali i punti cardine sono rimasti però sempre gli stessi, sempre quelli delle origini: rispetto per la natura e amore per il proprio lavoro. A San Prospero, un piccolo paesino in provincia di Modena, tutto è cominciato nel laboratorio-cantina dietro casa, dove Umberto Cavicchioli, ufficialmente il 6 aprile 1928, ha dato il via alla produzione del suo Lambrusco di Sorbara. Da allora a oggi molte cose sono cambiate, a Umberto sono subentrati prima i figli Franco, Romano e Piergiorgio, poi i nipoti Sandro e Claudio, e l’attività è cresciuta in maniera esponenziale: gli ettari vitati di cui la cantina dispone al momento sono circa novanta, per una produzione annua che raggiunge mediamente i dieci milioni di bottiglie.